L'Architettura dell'Analogia cover

L'ARCHITETTURA DELL'ANALOGIA

Andrea Ponsi, LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, 2013

Quali sono le fonti di ispirazione degli architetti nel concepire i loro progetti? Come si possono risolvere problemi pratici o affrontare questioni teoriche prendendo a modello esempi appartenenti non solo al mondo dell'architettura ma ad ambiti diversi se non completamente estranei ad essa? Il ricorso all'analogia è un aspetto determinante di ogni attività inventiva e costruttori, architetti e designer ne hanno sempre fatto ampissimo uso. Dopo un'attenta analisi sui meccanismi cognitivi della creatività e sul ruolo che in essi riveste il ragionamento analogico, l'autore considera i principali modelli cui si sono rivolti i progettisti dalle origini ai nostri giorni: le analogie primarie, ovvero il corpo umano, la natura e l'astratto universo dei segni; le analogie di ambito disciplinare riferite ad architetture e progetti preesistenti; le analogie fuori ambito quali la musica, la letteratura e le arti visive. L'attualità del ricorso all'analogia è quindi verificata analizzando l'opera di architetti e designer contemporanei e le loro privilegiate analogie di riferimento.

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REVIEWS:

Il libro dell’architetto Andrea Ponsi è imperniato attorno al concetto di analogia; per l’autore l’analogia è insieme processo di concettualizzazione e di rappresentazione espressiva…. La progettazione architettonica, come altre forme di espressione, si manifesta con analogie e metafore attraverso modalità di costruzione sensibili ad altri mondi espressivi…. L’obiettivo di questo libro è quello di iscrivere la semantica del disegno architettonico e la sua storia in un contesto interdisciplinare complesso, che ha come fulcro l’analisi cognitiva di moltissimi ed eterogenei mondi della rappresentazione. La cosa che sintetizza meglio lo spirito del libro è la bellissima copertina nera in cui, su di un ipotetico spartito musicale non soggetto a regole biunivoche e che lavora anche come direttrice di uno scritto geroglifico, sono posti dei grafi che potrebbero tanto esemplificare profili architettonici, quanto ideogrammi di una lingua arcaica; architettura trasformata nei tipi di un linguaggio bidimensionale traducibile in suoni e fonemi. La mente spesso si manifesta con delle bellissime contraddizioni e questa rappresentazione attraverso una metafora densa e ingannevole, ne è un bell’esempio
— Carlo Enrico Bernardelli

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